Cultura e turismo – Unioncamere del Veneto

La riforma delle Camere di Commercio del 2016 ha affidato alle Camere nuove competenze in materia di valorizzazione del patrimonio culturale e di sviluppo e promozione del turismo. Il sistema camerale veneto che già sosteneva questi due settori-chiave della nostra regione ha perciò rafforzato in questi ultimi anni la sua attività a sostegno del turismo e della cultura regionali.

La nostra regione è all’avanguardia per le attività di analisi, formazione e promozione nel settore del turismo, strategico per l’economia della Veneto. L’Unione opera in questo campo grazie, da un lato, alla firma di accordi di collaborazione annuali con la Regione del Veneto e, dall’altro, attraverso il progetto “Sostegno del Turismo” finanziato dal Fondo Perequativo di Unioncamere.

Unioncamere del Veneto ha creato assieme alla Regione del Veneto l’Osservatorio del Turismo Regionale Veneto Federato (OTRF) che collabora costantemente ad alimentare e aggiornare con l’obiettivo di fornire dati anche previsionali sull’andamento del turismo nella nostra regione a supporto degli operatori e dei decisori politici. I dati resi disponibili dall’OTRF vengono poi integrati con quelli derivanti dall’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio. Accanto all’attività di analisi e ricerca l’Unione collabora con la Regione del Veneto per valorizzare il marchio turistico “Veneto The Land of Venice” come strumento di marketing territoriale, e per supportare il potenziamento delle Organizzazione di Gestione delle Destinazioni (OGD).

Grande attenzione viene rivolta alla formazione degli operatori turistici con corsi, laboratori ed attività di coaching, nonché ai giovani attraverso progetti di certificazione delle competenze nel contesto del Patto per le Competenze Europeo (Pact for skills) e tramite la collaborazione e il supporto agli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Nell’ambito della cultura le attività sono tese a promuovere l’attuazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale previsti dal PNRR e a sperimentare possibili forme di collaborazione tra imprese e mondo della cultura, grazie anche all’istituzione della Consulta della Cultura.